Rinoplastica punta
La rinoplastica della punta del naso è una rinoplastica parziale, cioè ha il fine di modellare la punta del naso. Può essere eseguita singolarmente o in associazione alla rinoplastica estetica al fine di rimodellare tutta la piramide nasale.
La rinoplastica della punta del naso modella la punta nasale nelle diverse dimensioni e in particolare:
- rinoplastica della punta del naso per assottigliarne le dimensioni in visione frontale: si tratta di punte nasali che appaiono grosse in visione frontale, spesso in pazienti che hanno anche cute nasale spessa, sebacea. In questi casi la correzione della punta del naso con rinoplastica deve avere reali aspettative di miglioramento, poiché il chirurgo plastico può togliere tessuto cartilagineo in accesso, ma nulla può contro una pelle spessa, che è vero che può camuffare piccole imperfezioni, ma può essere responsabile di fenomeni di cicatrizzazione alterati che possono portare ad un eccesso, un esubero di tessuto cicatriziale anche dopo l'intervento chirurgico.
- rinoplastica della punta nasale per deproiettare la punta in visione laterale, di profilo (nella foto sottostante indicato con il termine di "upturned nose"): si tratta di soggetti sia con pelle sottile che spessa che hanno una punta nasale proiettata, cioè più avanzata rispetto al dorso del naso; questa deformità nasale prende il nome di "pinocchio nose", cioè naso di pinocchio proprio ad indicare l'eccessiva proiezione della punta. La rinoplastica della punta ha in questo caso l'obbiettivo di abbassare la lunghezza attraverso meticolose resezioni che variano in base al tipo di deformità. Spesso i soggetti che hanno questa punta sono in notevole imbarazzo nella vista sociale, con ripercussioni anche in ambito lavorativo e di self-confidence, fiducia in se stessi.
- rinoplastica della punta nasale per aumentarne l'altezza (nella foto sottostante indicato con il termine di "droopy nose"): in questo caso la punta nasale è deproiettata, cioè cadente e questo abbassamento può avere cause molteplici come ad esempio: -) esito di precedenti interventi chirurgici; -) può essere fisiologica (avviene cioè con l'avanzare dell'età), infatti sono molto frequenti persone di mezza età e oltre con naso cadente; -) può essere dovuta ad un gibbo, una gobba nasale particolarmente pronunciata, con conseguente sopravanzo fisico sulla punta che quindi appare indebolita. Nei casi più gravi la caduta, la ptosi della punta nasale può andare a interferire anche con il labbro superiore che viene sopravanzato dal naso e questo difetto si aggrava di solito durante il sorriso, movimento naturale che porta di per sé ad un abbassamento della punta. La rinoplastica della punta nasale per rialzarla prende anche il nome di lifting nasale proprio ad indicare il sollevamento della stessa. Questo lifting può essere ottenuto attraverso resezioni mirate e meticolose di cartilagini nasali dopo un'accurata analisi e diagnosi del difetto da correggere.
- rinoplastica della punta nasale per ridurre le narici (nella foto sottostante indicato con il termine di "snub/funnel nose"): in questo caso le narici sono particolarmente grandi con conseguente disagio sociale, lavorativo del paziente. La riduzione della narici avviene per due via, sia interna che esterna. Attraverso la via endonasale con cicatrici interne si rimuovono frammenti di cartilagine al fine di indebolire l'impalcatura di sostegno della punta nasale. Nel cado in cui questa correzione non fosse sufficiente a ottenere un buon risultato estetico, si procede per via esterna, attraverso la resezione si un cuneo, di un triangolo a livello del solo alare, alla base cioè delle narici, ottenendo una cicatrice del tutto invisibile nel sociale.
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